XX WORKSHOP SULL’IMPRESA SOCIALE DI IRISNETWORK

A Trento due giorni intensi e costruttivi quelli del 10 e 11 ottobre per il 20° workshop sull’Impresa Sociale, organizzato, come ogni anno da Irisnetwork. Il tema “Semi di futuro” ha offerto ai partecipanti l’occasione per affrontare riflessioni e aprire spiragli circa il futuro dell’imprenditoria sociale nel nostro Paese. Un futuro segnato dalla ricerca specifica di senso, come ha avuto modo di sottolineare in apertura la keynote speaker Enrica Chiappero, massima esponente in Italia del filone di pensiero economico riconducibile ad Amartya Sen. Dal suo intervento è emerso chiaramente come l’attivare processi di capacitazione per tutte le persone che in diversi modi con essa interagiscono, rappresenta per l’impresa sociale l’essenza del suo operare e la migliore possibilità di affrontare le sfide che caratterizzeranno i prossimi anni.  

Il workshop ne ha individuate e approfondite sei, e ad esse sono state dedicate le sessioni parallele. La pace e la convivenza, la creazione di comunità energetiche, la digitalizzazione, il lavoro giovanile, l’invecchiamento della popolazione e la transizione urbana: su questi temi i partecipanti si sono confrontati a partire dalla presentazione di concrete esperienze. Il panorama che ne è sortito è di grande vitalità. Molteplici sono le imprese sociali che si stanno cimentando nel costruire nuove soluzioni segnate dall’equilibrio tra dimensione economica e sociale, di norma reso possibile dalla costruzione di forti legami con le comunità di riferimento. La capacità di tessere legami sociali correlati in modo equilibrato alla costruzione di efficienti sistemi produttivi è emersa in tutte le esperienze come l’alchimia che rende possibile immaginare una forte e trasformativa presenza dell’imprenditoria sociale su tutti i fronti più complessi che il futuro ci sta proponendo. 

È però fondamentale cercare connessioni con altri soggetti e altri mondi. Per questo alla prospettiva delle alleanze è stato dedicato il dibattito finale finalizzato ad esplorare le modalità di connessione necessarie per lo sviluppo futuro dell’imprenditoria sociale: con le comunità, con i soggetti della filantropia istituzionale, con le pubbliche amministrazioni e con gli attori della finanza specializzata. 

Nell’insieme è emerso un quadro complesso, ma vitale dell’imprenditoria sociale. Un soggetto di fronte al quale sempre di più si aprono spazi di azione e sviluppo, occupabili a condizione di mantenere elevata la coerenza con la propria natura di organizzatore consapevole e innovativo delle risorse della comunità.