15 ottobre 2025 in Efficacia

Costruire reti e servizi condivisi: collaborazione e impatto territoriale

di
Carlo Peretti
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Secondo Rapporto Terzo Settore di Generali Italia: le sei sfide chiave tra sostenibilità, giovani, reti e governance

Il Terzo Settore si distingue per la sua capacità di costruire collaborazioni. I dati parlano chiaro: il 59,7% degli enti instaura relazioni con altri enti non profit, il 37,8% collabora con la Pubblica Amministrazione e il 21,7% con imprese for profit. Queste alleanze aiutano a superare le sfide di un settore spesso frammentato e formato da piccole realtà.
Le principali difficoltà degli enti includono l’accesso ai finanziamenti pubblici, il riconoscimento pubblico (32,9%) e la creazione di reti (20,9%). Per molti, l’iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) rappresenta un’opportunità per migliorare la visibilità, rafforzare le collaborazioni e sviluppare relazioni sul territorio.
Misurando la capacità di collaborazione attraverso un indice specifico, emerge una realtà chiara: le imprese sociali e le associazioni sportive dilettantistiche hanno un’alta propensione associativa, mentre le organizzazioni più piccole ne risultano penalizzate. Proprio per questo, le reti associative rappresentano un pilastro del sistema.
Le reti non solo facilitano la cooperazione tra enti ma svolgono un ruolo cruciale nella governance, monitorando le attività e promuovendo la trasparenza attraverso strumenti come il bilancio sociale e le valutazioni d’impatto. Sono il motore per distribuire competenze, elevare la qualità dei servizi e supportare l’adozione delle best practice.

 

Grazie alle reti, gli enti beneficiano di una rappresentanza strategica: dai partenariati con istituzioni e aziende al supporto tecnico e amministrativo di per partecipare a bandi di finanziamento. In questo modo, il Terzo Settore acquisisce professionalità e accresce il proprio impatto sociale.
Il Codice del Terzo Settore valorizza il ruolo delle reti, definendone requisiti e funzioni per garantire una governance distribuita e promuovere l’inclusione nei processi decisionali. Grazie a questa struttura, le reti amplificano le capacità degli enti e li supportano nello snellire le pratiche burocratiche e nel cogliere nuove opportunità.
​​​​​​​Investire nello sviluppo delle reti associative significa rafforzare il Terzo Settore, potenziando le sue capacità di creare cambiamenti significativi sul territorio e di affrontare le sfide sociali del futuro.

 

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