27 maggio 2025 in Stabilità

Riforma del Terzo Settore e Rapporto 2024: dati, norme ed evoluzione del Non Profit

di
Carlo Peretti
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Rapporto Terzo Settore 2024 di Generali Italia in pillole

I dati Istat del censimento permanente delle istituzioni Non Profit al 31/12/2022 rilevano un settore in forte crescita e di grande importanza per l’Italia. Sono 361.000 le organizzazioni Non Profit che impiegano quasi 900.000 dipendenti, che coinvolgono 4,6 milioni di volontari e che contribuiscono alla produzione di servizi di utilità sociale. Con un valore economico annuo stimato di 84 miliardi di euro, pari al 4,4% del PIL, il Non Profit non è solo un settore economico rilevante, ma svolge un ruolo fondamentale nel supportare le famiglie e le persone più fragili, contribuendo alla coesione sociale del nostro paese.

 

Il Rapporto sul Terzo Settore 2024, che continua il monitoraggio iniziato nel 2022, analizza questa realtà in un periodo di rapidi cambiamenti. Il punto di svolta arriva nel 2017 con la legge delega 106, che ha introdotto il Codice del Terzo Settore, con l’obiettivo di riordinare e definire in modo univoco le attività e le forme giuridiche delle organizzazioni Non Profit. Prima della riforma, infatti, il settore era frammentato, regolato da leggi diverse per ogni specifica attività.
La riforma ha introdotto il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), attivo dal 2021, che qualifica gli enti e ne facilita il riconoscimento da parte di enti pubblici, privati, finanziatori e cittadini. Alla pubblicazione del Rapporto, il RUNTS comprende oltre 129.000 enti, che danno lavoro a circa 530.000 dipendenti e coinvolgono 2,8 milioni di volontari. Questo è un dato che mostra i progressi della riforma, anche se la raccolta dei dati è ancora in corso.

 

L’evoluzione del Terzo Settore, però, non riguarda solo la riforma istituzionale. Questo settore è influenzato anche dai cambiamenti sociali ed economici che il nostro paese sta attraversando. L’obiettivo della riforma era proprio quello di rendere il Terzo Settore più resiliente e capace di adattarsi ai cambiamenti, favorendo la sostenibilità e la coesione sociale.
Il Terzo Settore in Italia è dunque una realtà complessa e in continua evoluzione, che rappresenta un punto di riferimento sia sul piano economico che sociale, e che sta rispondendo positivamente alle sfide dei nostri tempi.

 

Leggi qui il Rapporto